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METODO


Prâgmata Arkyreyma fonda la propria visione sull’interazione e il dialogo: considera le parole e il linguaggio como lo strumento attraverso cui si genera e costruisce la realtà personale, aziendale e comunitaria.

Lavora attraverso un metodo innovativo incentrato sulla responsabilità, per generare e imparare a usare la conoscenza.

L’innovazione nasce dall’unione di tre direttrici: attività di ricerca, misura, intervento, che hanno come riferimento l’adozione di un metodo di ricerca afferente alla Scienza Dialogica e alla metodologia (M.A.D.I.T.), sviluppato dallo staff di ricerca del Professore Gian Piero Turchi, Università degli Studi di Padova.

La Scienza Dialogica si occupa delle “configurazioni discorsive” che, nell’uso del linguaggio quotidiano danno assetto a ciò che riconosciamo come realtà (di senso). Tali configurazioni discorsive si generano entro ciò che prende il nome di “processo dialogico”. Lo studio del processo dialogico consente 1) di vedere in che modo le persone, le organizzazioni, la comunità interagiscono tra loro attraverso l’uso del linguaggio e 2) di descrivere le realtà (configurazioni discorsive) che si generano a partire da questa interazione.  Alcuni esempi di configurazioni discorsive sono quella di “conflitto e controversia” nell’ambito della Mediazione Dialogica®, di “disagio giovanile” nell’ambito della promozione della Salute, di “competenza genitoriale” o di “impatto biografico” nell’ambito giuridico, di “collocazione di ruolo” in ambito organizzativo, di “responsabilità condivisa” nell’ambito delle politiche pubbliche, di “emergenza” nell’ambito di salute e comunità.

Grazie all’attività di ricerca sono stati definiti e formalizzati gli elementi minimi del processo dialogico, ovvero tutte le modalità d’interazione possibili attraverso cui le persone, le organizzazioni e la comunità costruiscono la realtà. Questi elementi sono i Repertori Discorsivi, rappresentati nella Tavola Semi-Radiale di Repertori Discorsivi, che ne descrive i valori numerici per la misurazione delle configurazioni discorsive e delle loro proprietà.

La Scienza Dialogica mette inoltre a disposizione la metodologia MADIT (Metodologia di Analisi dei dati Informatizzati Testuali), che rappresenta, ad oggi, la guida per ogni progettazione, ricerca e intervento operativo che si rifà ai presupposti teorico-metodologici della Scienza Dialogica.