LA MISURA APPLICATA ALLA MEDIAZIONE E GIUSTIZIA RIPARATIVA
Lo scorso novembre 2021 ha preso il via la XVII edizione del Master in “Mediazione e Giustizia Riparativa” dell’Università di Padova.
Un percorso, quello progettato dal Prof. Gian Piero Turchi e dal suo staff, volto alla costruzione e uso delle competenze di mediazione, al fine di gestire situazioni di conflitto o controversia in tutti gli ambiti in cui possono generarsi: familiare, civile-commerciale, comunitario e delle organizzazioni sia pubbliche sia private.
Il riferimento teorico-metodologico è quello della Scienza Dialogica e di MADIT (Metodologia di Analisi dei Dati Informatizzati Testuali), che Prâgmata-Arkyreyma condivide e sulla base del quale ha costruito i suoi strumenti di misura che mette a disposizione delle organizzazioni per il loro sviluppo. In questo caso, lo sviluppo a cui intendiamo contribuire è quello del valore sociale di organizzazioni – i tribunali – che servono la cittadinanza e che possono usare gli elementi conoscitivi che possiamo offrirgli per determinare l’efficienza e l’efficacia dei procedimenti.
In quest’ottica, quindi, i consulenti di Prâgmata-Arkyreyma intervengono nel Master nella formazione al ruolo di mediatore dialogico: ruolo che deve imparare a interloquire con e gestire non solo le parti direttamente interessate, ma anche eventuali altri ruoli coinvolti (legali, psicologi, consulenti …) e che, quindi, necessita di riferimenti scientifici e terzi per esercitare questo mandato efficacemente.
L’aspetto dell’efficacia è un altro ambito di contribuzione di Prâgmata-Arkyreyma: il mediatore dialogico usa indici e indicatori costruiti dai nostri tecnici per valutare se e quanto le azioni e le strategie messe in campo nella diretta gestione del conflitto/controversia siano effettivamente efficaci e vadano o meno verso un obiettivo di gestione. Questi indici e indicatori vengono condivisi con l'aula e servono a fare valutazioni sia in itinere che conclusiva dell'intervento di mediazione. Questo ha effetti importanti sulla qualità di gestione della controversia/conflitto, perché permette alle parti di rimanere focalizzate su questo obiettivo e di collaborare a questo scopo, piuttosto che continuare a mantenere l’assetto di conflitto/controversia. La valutazione dell’efficacia proposta da Prâgmata-Arkyreyma ha anche un altro obiettivo: ovvero offrire la misura di quanto le parti stesse siano diventate a loro volta competenti nella gestione del conflitto/controversia (attuale e in prospettiva futura).
Infine, un altro indice a cui Prâgmata-Arkyreyma ha lavorato è l'indice di mediabilità: costruito all'interno del progetto Eunomia (realizzato in collaborazione tra l'Università degli Studi di Padova e il Tribunale di Vicenza), l'indice è stato utilizzato sia sui fascicoli di stralcio, quelli arretrati, sia su fascicoli di cause di nuova instaurazione davanti al giudice. L'indice è stato costruito secondo la metodologia MADIT e secondo le applicazioni dei costrutti di cui dispone Prâgmata-Arkyreyma, con l’obiettivo di offrire al giudice elementi di valutazione rispetto alla decisione di utilizzare o meno lo strumento della mediazione e con che tipo di impatto anticipabile. Il presupposto di base è che tutte le controversie e conflitti siano mediabili, chiaramente con obiettivi e con indicatori di risultato diversi a seconda dell'assetto di conflitto/controversia che viene rilevato.
I tecnici di Prâgmata-Arkyreyma analizzano dati testuali presi dai fascicoli giudiziari, per rilevare il grado di mediabilità di quello specifico assetto. La rilevazione del grado di mediabilità consente di fare delle anticipazioni rispetto alla durata e alle modalità di gestione della controversia: quindi, ad esempio, quali siano i ruoli da coinvolgere, quali siano gli elementi critici da vedere con le parti in termini di priorità, quali provvedimenti adottare anche in collaborazione con il giudice laddove si ravvisino degli aspetti di urgenza, quali siano gli elementi su cui coinvolgere i legali, che tipo di durata potrebbe avere l'intervento di mediazione, finanche in quali ambiti intervenire con la mediazione o con gli altri strumenti possibili del procedimento.
La solidità della nostra metodologia ci permette di applicare i presupposti della Scienza Dialogica che ci guida ad ambiti anche molto diversi. È la nostra forza, leva di flessibilità e la ragione per cui riusciamo ad essere estremamente focalizzati sull’esigenza rilevata, come nel caso della Mediazione e Giustizia Riparativa.
La misura è il mondo che vi raccontiamo. Per saperne di più scriveteci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. : le vostre domande sono la nostra linfa.
E buon lavoro ai mediatori!