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Valutazione dell’efficacia nella gestione del fenomeno migratorio: il progetto “Cultura dell’Accoglienza e Comunità inclusiva”

La richiesta del cliente

AICS, Associazione Italiana Cultura e Sport, è da tempo impegnata nel campo della promozione e inclusione sociale, attraverso la grande varietà di attività che realizza su tutto il territorio nazionale. Nel 2017 l’associazione sceglie di occuparsi di una delle principali criticità a livello comunitario, ovvero la gestione del fenomeno migratorio e, soprattutto, la gestione delle relazioni tra comunità accogliente e comunità migrante. E’ in questa cornice che nasce il progetto “Cultura dell’Accoglienza e Comunità Inclusiva”, finanziato dal Ministero delle Politiche del Lavoro, con AICS come ente capofila.

L’associazione, con l’obiettivo di prendersi cura della comunità e garantirne la coesione, ha quindi lavorato su tutto il territorio nazionale costruendo occasioni di incontro e socializzazione tra giovani ragazzi migranti (con il supporto di CAS, SPRAR, Cooperative) e giovani cittadini accoglienti (con il supporto delle scuole, parrocchie, centri di aggregazione giovanili) che abitavano lo stesso territorio, promuovendo in entrambe le parti l’assunzione di responsabilità nella gestione di problematiche comuni.

Il contributo di Arkyreyma

AICS si è rivolta a Prâgmata Arkyreyma, con cui collabora da anni per lo sviluppo e gestione dei progetti nazionali, per la messa a disposizione di specifiche competenze specialistiche teoriche e tecniche che potessero supportarla nella fase di progettazione, formazione, monitoraggio e valutazione delle attività.

L’azione di Arkyreyma ha fatto sì che le  le attività progettuali, fin dalla loro progettazione,  fossero orientate alla promozione della coesione sociale e, quindi, di innesco di reti di Welfare Generativo tra le realtà coinvolte a livello locale.

Costante è stata l’attività di monitoraggio, grazie alla costruzione di un panel di indicatori di processo che ha consentito di osservare l’efficienza delle modalità messe in campo dai referenti di progetto in ogni territorio. Sulla base di questo, durante il corso del progetto sono stati realizzati da Arkyreyma dei momenti di  formazione rivolti ai referenti locali relativamente alle modalità di gestione delle criticità incontrate di volta in volta con i destinatari, in ottica di massimizzazione dell’efficacia del progetto nel promuovere competenze di cittadinanza e coesione sociale.

In ultimo, l’azione di Arkyreyma ha visto la realizzazione della valutazione dell’efficacia del progetto, attraverso la costruzione di un protocollo di ricerca somministrato a tutti i destinatari all’inizio del progetto (T0) così come al termine (T1), andando a misurare lo scarto di competenze di cittadinanza promosse nel corso delle attività. E’ stata poi sviluppata laattraverso la costruzione di un protocollo di ricerca somministrato a tutti i destinatari all’inizio del progetto (T0) così come al termine (T1), andando a misurare lo scarto di competenze di cittadinanza promosse nel corso delle attività. E’ stata poi sviluppata la relativa reportistica utile a un’analisi tra Partner e verso il finanziatore circa i risultati ottenuti a fronte dell’investimento e le possibili linee di sviluppo delle attività.

I risultati

Il progetto “Cultura dell’accoglienza”, durante i suoi 18 mesi di durata, ha visto il coinvolgimento attivo dei cittadini più giovani (fascia 16-18 anni) lavorando contemporaneamente sia per gestire l’emergenza attuale, sia considerando obiettivi a lungo termine grazie alla formazione dei “cittadini di domani”. Appoggiandosi alla fitta rete di comitati provinciali ed enti affiliati AICS il progetto è riuscito a toccare quasi tutto il territorio nazionale, con oltre 1400 giovani destinatari raggiunti. L’analisi dell’efficacia del progetto ha messo in evidenza come ci sia stato un incremento globale delle competenze di cittadinanza dei giovani partecipanti. L’analisi delle modalità di lavoro dei referenti e degli operatori del progetto ha consentito di patrimonializzare e rendere trasversale e replicabile quanto messo in campo attraverso la costruzione di un “Vademecum di Coesione Sociale” per i servizi volto alla gestione del fenomeno migratorio in termini di promozione di responsabilità comunitaria.