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Migliorare la presa in carico dei richiedenti asilo: la collaborazione nel Progetto PENDING

La richiesta del cliente

Il progetto Pending è nato dall’esigenza di creazione e sperimentazione di un modello d’intervento innovativo per la prevenzione, la cura e la riabilitazione del disagio psicologico dei Richiedenti Asilo e Titolari di Protezione Internazionale che vivono nei territori delle province di Salerno e Avellino. L’obiettivo del progetto era quello di rafforzare la capacità di erogazione dei servizi sanitari connessi alla salute mentale da parte del Sistema Sanitario, in relazione alle nuove sfide sociali derivanti soprattutto agli attuali scenari multiculturali.

In linea con tale obiettivo, ed in particolare per lavorare sulla presa in carico efficace delle esigenze della popolazione migrante in un’ottica di sostenibilità e salute del territorio nel suo complesso, il progetto ha contemplato la creazione di uno strumento che potesse declinare i rischi connessi alla salute delle persone migranti.

Il contributo di Arkyreyma

Il nostro staff, in collaborazione con il Consorzio La Rada di Salerno, ha partecipato e progettato uno strumento che mettesse nelle condizioni i servizi di osservare il livello di “vulnerabilità” dei destinatari migranti, considerando alcune aree a rischio, come la possibilità di contrarre malattie, incorrere in dipendenze, affrontare in salute un percorso di maternità. Ciò che veniva offerto agli operatori e ai professionisti sanitari erano quindi informazioni utili per delineare un percorso di accompagnamento maggiormente efficace ed efficiente per le specifiche esigenze di supporto espresse dalla persona.

In particolare, lo strumento è stato congeniato per offrire come output una descrizione di criticità e punti di forza delle modalità di gestione che la persona contempla, e delle indicazioni sul grado di supporto di cui potrebbe necessitare l’utente (ad es. se può muoversi autonomamente verso i servizi sanitari, se è utile un accompagnamento e monitoraggio, se dispone di sufficienti informazioni). La scelta è stata quella di offrire dati quanto più pragmatici e spendibili nell’operatività, in modo da mettere l’operatore nelle condizioni di intervenire tempestivamente e con immediatezza. Il risultato è stata la declinazione di uno strumento che consentisse di supportare gli operatori nella presa in carico di soggetti a rischio “vulnerabilità”, indirizzando e diversificando l’accesso ai servizi.