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Sviluppo di carriera per profili manageriali e apprendimento continuo.


MIP Politecnico di Milano lancia Flexa e anche grazie a Prâgmata-Arkyreyma lascia il suo segno sul profilo manageriale dei giovani professionisti.

La Graduate School of Business del Politecnico di Milano nasce nel 1979 come Master in Ingegneria della Produzione (MIP). Dopo 42 anni di attività, è oggi riconosciuta come una delle migliori Business School italiane al mondo per la sua offerta di programmi di formazione manageriale rivolti a laureati, professionisti, aziende, istituzioni e Pubblica Amministrazione.

Nel 2018 inizia a pensare alla costruzione della piattaforma digitale di personalised e continuous learning Flexa.
Flexa si offre come occasione precorritrice, affinché il professionista possa costantemente attingere alla formazione per rendere efficace la propria attività professionale. La rotta per la costruzione di Flexa è tracciata: tre assessment su competenze specifiche e trasversali – hard, digital e soft skills – un unico dato come output, che dice della distanza tra i propri obiettivi di carriera e lo stato di esercizio di queste competenze nella quotidianità lavorativa. Prâgmata-Arkyreyma con AMICO – lo strumento di misura delle soft skills – si è incastrata perfettamente nel Progetto, in un’esperienza che ci vede player attivi per lo sviluppo imprenditoriale del nostro Paese, all’insegna dell’innovazione e del valore per la società.

Il Progetto Flexa at a glance

Anche questo Progetto si poggia sui quattro pilastri cardine che danno sostanza alla missione della Scuola: massimizzare l’impatto positivo sulla società, sfruttare e divulgare il potere dell’innovazione digitale, delle relazioni e della multiculturalità.

La Piattaforma viene inaugurata nella sua interezza all’inizio del 2020. Nella mente dei suoi ideatori significa un upgrade della Business School in termini di professionalità offerta, innovazione e, perché no, di visibilità. Un altro sforzo concreto di eccellenza che punta sulle persone.
Flexa utilizza strumenti di Intelligenza Artificiale ideati da Microsoft e si offre come digital mentor, utile a colmare lacune nelle competenze di studenti e professionisti, in ottica di costruzione e perfezionamento dei propri percorsi di carriera.

Fin dalla prima fase di sperimentazione, il Progetto ha mantenuto lo sguardo ampio, internazionale, proprio della Scuola e la sua peculiarità di trait d’union tra know-how accademico ed esperienza professionale, che è il suo sguardo privilegiato sul mondo del lavoro. È così che la Piattaforma riesce ad essere un valido aiuto per rispondere alle sfide poste dall’attuale contesto di business e per orientarsi, nell’era della sovra-informazione, verso percorsi di formazione continua realmente efficaci. In questo senso Flexa è un mentor in grado di individuare e selezionare specifici contenuti, aderenti alle esigenze formative e di tempo dei singoli.

Flexa lavora indagando su tre ordini di competenze attribuibili ai ruoli C-level: hard, soft e digital skills. E qui subentra Prâgmata-Arkyreyma, per la misura delle soft skills con AMICO.

I tre assessment restituiscono all’utente una indicazione unica di distanza – gap – tra lo status quo di esercizio delle proprie competenze tecniche, soft e digitali e gli obiettivi di carriera che lui stesso dichiara. Questa è la base su cui il digital mentor suggerisce percorsi di formazione utili e coerenti.

La collaborazione con Prâgmata-Arkyreyma

All’inizio della nostra collaborazione, l’esigenza scoperta per il MIP riguardava appunto la misura delle competenze trasversali, che avrebbe completato la Piattaforma. Prâgmata-Arkyreyma aveva già predisposto e perfezionato negli anni AMICO e lo aveva sperimentato rispetto alle esigenze di Aziende e Istituzioni e ciò ha permesso al MIP di vedere soddisfatta la propria richiesta in tempi molto stretti.

La nostra collaborazione non si è esaurita in questo livello di fornitura, anzi possiamo dire che il MIP abbia scelto AMICO e Prâgmata-Arkyreyma anche per altri due “perché”:

    1. La forza della metodologia, che ci ha consentito di collaborare con l’intera Equipe di Progetto per costruire un output che potesse soddisfare l’utente finale di FLEXA, fornendo un dato di valutazione univoco, comprensibile e che servisse effettivamente all’obiettivo di sviluppo di carriera e formativo perseguito dalla Piattaforma.

Le domande, i dubbi, le sollecitazioni e le perplessità che hanno costellato questo come ogni percorso di collaborazione hanno trovato risposta nella metodologia, che è stata il nostro punto di riferimento per ragionare insieme al MIP sui pro e contro di ogni proposta loro e nostra. La fiducia dei nostri interlocutori nella solidità metodologica si è estesa alle considerazioni che abbiamo potuto condividere anche su porzioni di Progetto non a noi direttamente affidate. La collaborazione ci ha consentito di tutelare l’impatto dell’output sull’utente finale – sulla user experience – il quale, pur non essendo il nostro cliente “diretto”, è comunque il cliente del nostro Partner in una filiera più lunga di erogazione B2B2C.

    1. La solidità del nostro approccio consulenziale, che ci consente di customizzare i prodotti per renderli adeguati alle specificità del cliente, mantenendone intatto il valore scientifico di misura.

Questa esperienza ci ha visto, insomma, partner del pensiero del Progetto, nell’accompagnamento e supporto nelle sue fasi di vita e di sviluppo, rispettando tempi e obiettivi dettati dalla Scuola. E qui si sono anche gettate le basi dei possibili futuri sviluppi di utilizzo della Piattaforma e della nostra collaborazione.

Infatti, un altro “perché” riconosciutoci dalla School of Business stava proprio nel profilo di competenze del ruolo manageriale che AMICO descrive e misura. Le 8 competenze che definiscono il profilo del manager sono misurate e descritte in termini di “punto potenziale” (yellow gap) e “punto debole” (red gap), fotografando così il patrimonio che il rispondente ha a disposizione e insieme indicando quali siano gli ambiti di sviluppo sui quali intervenire.

Pensate al valore strategico di questi dati e alle possibilità d’uso che si aprono per chi può accedere a queste informazioni, per la propria crescita o il perfezionamento della didattica!

Gap SoftCompetencies %
COMPETENCE NAME % GAP % RED GAP % YELLOW GAP
Vision and Risk Analysis 36,42% 75,29% 16,93%
Interpersonal Relationship and Leadership 12,22% 3,15% 16,78%
Analysis and Problem Solving 11,46% 9,59% 12,39%
Evaluation and Decision Making 9,05% 2,92% 12,12%
Condition and Task Orientation 8,56% 2,15% 11,77%
Interaction and Communication 8,30% 1,30% 11,81%
Planning and Time Management 5,56% 4,07% 3,31%
Context Analysis and Problem Setting 5,28% 1,23% 7,31%
Self Awareness and Self Development 3,15% 0,31% 4,58%

Fonte: MIP. Dato raccolto su un campione di 1750 assessment completati per le soft skills; agosto 2021.

Insomma, i perché non sono due, forse nemmeno tre ma sono i “perché” della scelta di Prâgmata-Arkyreyma da parte del Politecnico!


"Lavorare con Prâgmata-Arkyreyma significa affidarsi a professionisti che vivono il proprio lavoro come una mission, caratterizzati da un approcio consulenziale raro e prezioso. Partnership, confronto, dialogo, ragionamento, dedizione: Prâgmata-Arkyreyma è tutto questo."

CATIA TRINCHILLO ED ERIKA ORTU

MIP Graduate School of Business
Politecnico di Milano

AMICO e la misura delle soft skills

All’inizio del lavoro di adattamento di AMICO alle esigenze di Flexa, abbiamo definito con l’equipe di Progetto su quali aree funzionali e ruoli professionali calare l’assessment delle competenze trasversali.

Il fruitore di Flexa dichiara i propri obiettivi di carriera e l’area funzionale di impiego desiderata e, sulla base di questi, viene somministrato l’assesment di competenze adeguato al profilo di ruolo selezionato (expert, executive, entrepreneur, manager). I suggerimenti formativi sono generati da un algoritmo che combina questi dati e tiene conto delle rilevazioni sulle competenze registrate come gap da colmare. Nella ratio di un percorso di apprendimento continuo, ogni sei mesi Flexa invita l'utente a rivedere l'obiettivo dichiarato e a cimentarsi di nuovo con gli assessment.

Perché la Piattaforma fornisse un unico e coerente dato, utile alla sua funzione, a partire da tre diverse valutazioni, abbiamo collaborato a identificare i punti del nostro strumento che potessero essere modificati, mantenendo intatta e rispettata la metodologica. Qui risiede un passaggio significativo per noi della collaborazione, che ci ha permesso di ragionare in modo nuovo sulla misura delle competenze trasversali, ovvero in termini di impatto di queste sullo specifico ruolo professionale. In altre parole, siamo riusciti a rendere evidente l’impatto che ha sul ruolo ambito – e quindi sugli obiettivi di carriera dichiarati – disporre di una determinata competenza in modo più o meno sviluppato. Si pensi, ad esempio, a un project manager di un’azienda di consulenza informatica, che è “super” esperto e conosce nel dettaglio diverse tipologie di sistemi di programmazione, utili a gestire le attività necessarie al raggiungimento degli obiettivi assegnati. Quanto il project manager è in grado di promuovere una cultura di squadra tra i ruoli operativi nella gestione delle varie task? Quanto è in grado di trasferire al suo team la competenza di apprendimento, perché imparino a usare quei sistemi di programmazione fondamentali al perseguimento degli obiettivi di area? E quindi quanto è in grado di ricoprire il ruolo da project manager pur padroneggiando competenze specifiche tecniche e digitali?

Ecco, dunque, cosa c’è dietro il dato offerto da Flexa ai suoi utenti: una sola, organica e coerente fotografia dello status quo, su cui costruire il proprio percorso di formazione e di crescita. Un passaggio importante e di crescita anche per noi, fatto insieme al MIP, che racconta la storia di una partnership positiva e stimolante, capace di generare conoscenze e azioni nuove per tutti.

Con il team di Progetto, infine, abbiamo valutato anche le modalità grafiche e testuali più efficaci per l’output. La licenza d’uso di AMICO è stata offerta alla Business School con un numero illimitato di somministrazioni. E la Scuola gestisce ora in autonomia il suo funzionamento e la reportistica, sapendo di poter sempre contare su di noi per chiarimenti, novità, soluzione di eventuali problematiche.

Contribuire alla crescita qualitativa dei nostri manager

Il bello di queste collaborazioni è il potenziale di sviluppi, anche e soprattutto non previsti, che esse contengono. La solidità della metodologia di Prâgmata-Arkyreyma e la flessibilità nell’azione che questo garantisce; la consulenza attraverso cui abbiamo messo a disposizione il know-how scientifico, calandolo nelle esigenze del Progetto: questa è la nostra dote, raccolta da un Partner col quale continuiamo a confrontarci su nuovi fronti, volendo insieme contribuire alla crescita qualitativa dei nostri professionisti, di qualunque provenienza e diretti verso qualunque destinazione, e delle Organizzazioni che rappresentano. Nuovi capitoli che ci vedranno coinvolti ancora una volta in uno sforzo di valorizzazione delle persone attraverso la formazione.

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